sabato, settembre 23, 2006

Atto XXXVII

Vorrei parlare oggi di due "esperienze visive" che mi hanno attratto particolarmente negli ultimi mesi, analoghe per la loro voglia comunicativa, esse si rivelano diametralmente opposte per il loro fine ultimo. Ciononostante sono poetiche entrambe.


La prima è un film-documentario Alina Marazzi, dal titolo ingannevole "Un Ora Sola Ti Vorrei". Regista giovane, piena di talento e forza comunicativa, fa di questa opera un momento di memoria principalmente personale e poi collettiva. Memoria come ricordo e come concetto vitale universale.
Il documentario racconta la storia di Liseli, madre della regista, moglie dell'editore Ulrico Hoepli, morta suicida quando Alina Marazzi aveva 7 anni. Il tentativo di ricostruire una sua immagine e una memoria non attraverso una ricostruzione filmica ma attraverso il montaggio dei vecchi filmini girati in Super8 da suo padre e suo nonno, abbinati alle foto dell'epoca e alla lettura, con la stupenda voce della stessa regista, del diario della madre. Un'opera commovente, ricercata, forse patinata ma sicuramente di immenso valore. Discretamente famosa all'estero, in particolare in Francia e in Germania, ovviamente quasi sconosciuta in Italia.

La seconda è la pubblicità della Nike Air - A Little Less Gravity, ultimamente colonizzatrice dei nostri teleschermi. Non sono un fan della casa di abbigliamento ne delle sue pubblicità in particolare ma devo ammettere che quest'ultima sfiora il poetico. Zero parlato, azione rarefatta e coordinata alla perfezione con la musica, l'opera più che una pubblicità sembra un video di un pittore. Il titolo originale è Nike Air Max-Defy dell'agenzia Wieden & Kennedy di Amsterdam. Il regista è Joaquin Baca-Assay, a me sconosciuto, e la musica è fatta, appositamente per l'occasione, dalla Human Music House di New York. Dopo una prima visione mi aveva colpito per la sua eleganza stilistica, in un era dove tutto è urlato e la pubblicità è veloce, grezza e quasi pornografica. Dopo la seconda vidi che la cooordinazione era poetica, mostrare gambe e braccia umane senza essere banali e renderle fragili e mobili come le piume nel vento. E' questa la sensazione che ho avuto, una piuma nel vento.

Due esperienze molto diverse, paradiso ed inferno, ma entrambe dotate della scintilla emotiva che ti rende schiavo dello schermo, con gli occhi aperti e un brivido che corre. Da osservare nel profondo, la prima per la sua forza e la sua voglia vitale, la seconda per la sua tecnica e la sua eleganza.

E, come al solito, fatemi sapere...



14 commenti:

Sirvs ha detto...

Nonostante ne avessimo già parlato continuo nella mia polemica gratuita per farti dire :"vabbè ma allora non ci capisci una mazza!" :)
La pubblicità è carina indubbiamente,ma la causa della pubblicità "pornografica e grezza" non è forse perchè la si vuole così?Perchè la pubblicità deve colpire e deve colpire noi!Non è questa pubblicità bella perchè, pur se visivamente, ci rilassa?Noi così presi dalla frenesia quotidiana.Diciamolo nella sua bellezza questa pubblicità è lenta!Io preferisco quella del bradipo! :)

MonstruM ha detto...

La causa della publicità pornografica e grezza sta nel prodotto non nel medium, ovvero ciò che si pubblicizza. Le pubblicità di case famose o di aziende a cui la pubblicità serve solo relativamente si possono permettere di sperimentare. In effetti è che io guardo le pubblicità senza pormi il problema di quello che sta pubblicizzando.
Cmq tra i link a fianco c'è quello dell o Studio AKA, fanno pubblicità, tra le tante cose. Guardale perchè quella è pubblicità non quelle della lavazza.

Viola ha detto...

Come al solito Grazie Monstrum.Vedrò...

Anonimo ha detto...

La pubblicità della Nike air ha colpito molto anche me... la prima segnalazione invece non la conoscevo... ma provvederò ad informarmi maggiormente, non si sa mai...

Anonimo ha detto...

Ma tu dice quella che inzia con Nowitzki? Ce n'è un'altra ancora più bella secondo me: ora non ricordo la sequenza esatta delle immagini, ma fa vedere un ciclista che cade, una donna affaticata durante una gara di altetica, Ronaldinho che fa qualche altra cosa, tutte immagini di sofferenza o di infortunio... e l'ultima immagine è un piede che poggia a terra ma che sembra che si stia per torcere. Assurda!

MonstruM ha detto...

Ho visto pure l'altra, molto bella.
Ma io credevo fosse Paul Gasol!!!

Amaracchia ha detto...

La mia psiche è irrecuperabile...

sistren ha detto...

la pubblicità migliore resta quella con rocco siffredi per le amica chips...se non altro perchè mi sono piegata dal ridere quando l'ho vista :)
uha uha uha

Viola ha detto...

Tutti movimenti che se fatti normalmente sono impercettibili.FA bene guardare la vita al ralllentatore ogni tanto.Mi piacerebbe avere un telecomando che possa aumentare o rallenatre la mia vita e quella degli altri.

Viola ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Amaracchia ha detto...

Ok...questo è solo un avviso commento...ho lasciato una risposta al tuo nel mio blog...

mi piacciono i commenti inutili :o)

Anonimo ha detto...

Non era una domanda di inutile buonsenso. La tua era solamente curiosità! Comunque sì, le foto sul mio blog sono le mie...frutto di scatti casuali, improvvisi, e di prolungate pause studio...ottimo metodo per evadere dagli obblighi con i libri...non credi? Grazie per i complimenti!

Carmen ha detto...

Anchee a me garba la pubblicita' della nike ... ma normalmente fa sempre pubblicita' ... "guardabili" :)

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Ciao MonstruM, sai dove reperire il cortometraggio di Antonioni "Lo sguardo di Michelangelo" sul restauro del Mosè?