giovedì, aprile 06, 2006

Atto II


Ieri, facendo lo zapping predormiveglia (per intenderci quello che uccide le ultime cellule neurali prima di dormire), ho visto cosa è successo a Matrix, il programma di Mentana. Ebbene, dopo esser stato con la bocca aperta per 30 minuti ho cambiato. E ho trovato su raidue un programma dove si parlava di società e politica e a presentarlo vi era Andrea Pezzi (etichettato dagli Elio e le Storie Tese come rovinafamiglie). Un ospite a me sconosciuto ha esposto un concetto che ho sentito più volte in questi giorni, sia in televisione sia per strada. Ovvero che questa campagna elettorale era basata sull'insulto e sulla denuncia dell'avversario. Effettivamente l'ospite misterioso aveva scoperto l'acqua calda.

Infatti è dalle elezioni americane del 1988, dove il candidato democratico Michael Dukakis fu battuto da George Bush Senior, che si usa questa tattica politica. Nella campagna elettorale dell' 88 il candidato democratico aveva alcuni punti in più nei sondaggi che lo davano in corsa per la Casa Bianca e l'entourage di Bush era in fibrillazione per i risultati poco soddisfacenti della campagna elettorale repubblicana. Decisero di passare ad una campagna più aggressiva, facendo luce sulle problematiche di Dukakis. Quest'ultimo era un fermo oppositore della pena di morte e lo staff di Bush calcò la mano su questo dato e su altri che facevano apparire Dukakis agli occhi degli elettori moderati meno "americano" di Bush. Dukakis dopo una sua dichiarazione in cui affermò che sarebbe stato contrario alla pena di morte anche nel caso di stupro e omicidio di sua moglie ebbe un calo notevole nei sondaggi pre-elettorali, alimentato dalla campagna all'attacco di Bush che puntò subito l'indice verso il candidato democratico e le sue dichiarazioni in tema di sicurezza di stato e internazionale. Risultato: nel 1989 salì al governo Bush Senior. Nel 1992 questa tattica venne invece adottata dall'entourage di Bill Clinton che si presentava contro il solito Bush Senior. Fu una campagna elettorale senza esclusione di colpi, in cui si scavò nel passato, nella vita privata. Celebre il dibattito televisivo in cui Bush Senior guarò due volte l'orologio e tutta l'America lo interpetrò come un segnale di resa. Vinse Clinton, che aveva pressocchè l'entourage di propaganda che ebbe Bush nelle precedenti elezioni.

Detto ciò, da quel giorno quasi tutte le nazioni occidentali adottarono questo metodo aggressivo di propaganda elettorale, puntando più l'indice sull'avversario che sui propri programmi e trasformando il dialogo tra le parti ad una rissa elettorale e\o ad uno spot.

E questo, sinceramente, mi intristisce parecchio.

1 commento:

sistren ha detto...

in Italia non ci meritiamo la democrazia...